No attivita’ fisica in citta’ inquinate per allergici e asmatici

Una nota degli allergologi e immunologi della Societa’ Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica dopo le immagini della maratona di Pechino sottolinea il preoccupante legame tra inquinamento, asma e allergia.
“Sono in forte aumento i casi dell’asma nel mondo e in tutti i Paesi che hanno acquisito lo stile di vita occidentale – sottolineano gli allergologi -. Una crescita che provochera’, con il passare degli anni, un problema anche sociale ed economico: in prospettiva la popolazione mondiale sfiorera’ nel 2050 i 9 miliardi di cui solo un terzo vivra’ in ambiente rurale mentre l’urbanizzazione ingravescente fara’ che i 2/3, cioe’ circa 6 miliardi di persone, vivranno nelle citta’. I bambini che vivono al primo piano nelle citta’ inquinate sviluppano molto piu’ frequentemente asma di quelli che vivono ai piani piu’ alti”.
“Le particelle esauste del diesel – spiega Giorgio W. Canonica, Presidente SIAAIC e Direttore Clinica Malattie Respiratorie e Allergologia dell’Universita’ di Genova – inducono un aumento della produzione delle IgE nei soggetti allergici, peggiorandone quindi la situazione clinica. Il Global Warming, ad esempio, ha indotto un allungamento di 85 giorni all’anno di pollinazione della Parietaria in Italia.
Il costante peggioramento delle condizioni della qualita’ dell’aria induce una maggiore infiammazione delle vie aeree e un forte peggioramento della funzione polmonare. Al contrario la riduzione dell’inquinamento migliora la funzione polmonare e riduce l’infiammazione polmonare tipica dell’allergia. Paradossalmente la problematica delle pollinosi si rivela piu’ grave nelle citta’ che nelle zone rurali. Tutto cio’ cambia la prospettiva anche per coloro che fanno esercizio fisico in ambiente cittadino ed inquinato.
Oltre a quanto ricordato per i pollini, chi e’ allergico all’acaro della polvere, essendo costantemente esposto all’allergene, ha una infiammazione bronchiale permanente. E proprio su questa infiammazione si inserisce l’insulto dell’inquinamento, inducendo o sintomi conclamati o comunque una broncoreattivita’ anche non specifica, che si traduce anche in minore performance sportiva e allo sforzo. Il suggerimento e’ di consultare e seguire con costanza le prescrizione dello specialista per il miglior controllo della malattia, ottenendo la miglior performance nella miglior sicurezza”.

(Fonte: SaluteOggi – ASCA.it)

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