Celiachia e patologie glutine in aumento. Identikit e’ donna
La Celiachia e le patologie glutine correlate dimostrano di essere in costante aumento, con molto ancora da fare per garantire una corretta diagnosi. In continua espansione a livello mondiale, con un’incidenza compresa tra lo 0.6 per cento e l’1 per cento nella popolazione generale, si sta assistendo ad un allargamento del problema anche nei paesi emergenti, come ad esempio Cina e India, dove i regimi alimentari stanno velocemente subendo un processo di occidentalizzazione. Ma se aumenta l’incidenza, molto ancora resta da fare sul fronte delle diagnosi: studi recenti dimostrano come, in Europa, solo il 21 per cento dei casi di celiachia siano diagnosticati clinicamente. L’identikit della persona con celiachia e’ donna, con una prevalenza del 1.5-2 volte rispetto agli uomini e un familiare di primo grado celiaco (fino al 15 per cento per il fattore di familiarita’).
La prestigiosa rivista scientifica internazionale New England Journal of Medicine presenta oggi, a dieci anni esatti dalla prima pubblicazione sull’epidemiologia della celiachia negli USA, un’ampia review dal titolo ”Celiac Disease”, firmata dai Prof. Alessio Fasano e Prof. Carlo Catassi, membri del comitato scientifico del Dr. Schar Institute e, rispettivamente, Direttore e Co-direttore del Centro per la Ricerca sulla Celiachia (CFRC) dell’Universita’ del Maryland di Baltimora, USA.
L’aumento di prevalenza della celiachia e’ in parte giustificato da una maggiore conoscenza medica e da migliori strumenti diagnostici. Nell’ultimo decennio l’aumento di conoscenza della classe medica e della popolazione generale sul tema celiachia ha portato a un maggior tasso di diagnosi oltre che a una maggiore sensibilita’ delle persone rispetto al senza glutine.
Una crescita cosi’ rapida ha generato un po’ di confusione. ”Il mondo del senza glutine e’ in continua espansione. – dichiara Alessio Fasano – Celebrita’ ed esperti sono molto interessati alle diete senza glutine, ma tutta questa attenzione ha generato una crescita della confusione su chi puo’ consumare glutine in modo sicuro e chi non puo”’. ”Era quindi nostra intenzione, – spiega Carlo Catassi – fare luce sulle piu’ recenti scoperte e su come orientarsi nel panorama in continua evoluzione della celiachia e delle patologie collegate al consumo di glutine.
Illustrando le ultime linee guida per la diagnosi ed il trattamento della celiachia ma anche anticipando una discussione sulla sensibilita’ al glutine, l’ultima nata tra le patologie glutine correlate”. I principali sintomi della celiachia: per uno su due, diarrea cronica e perdita di peso. Le persone affette da celiachia presentano una varieta’ di sintomi gastrointestinali, come la diarrea cronica e perdita di peso, e altri sintomi clinici, quali fatica cronica, anemia, rash cutaneo e perdita di coordinamento. In alcuni individui, la celiachia puo’ essere ”silente”, senza sintomi, gastrointestinali o di altra natura, e puo’ comportare danni intestinali continui dovuti alla cattiva assimilazione dei nutrienti.
La celiachia puo’ essere e’ associata ad altre patologie, tra le principali il diabete di tipo I che e’ presente dal 5 al 16 per cento dei casi. Nella celiachia, le proteine complesse del grano, della segale e dell’orzo innescano l’attacco del sistema immunitario ai danni dell’intestino tenue. Se non diagnosticata e curata con attenzione, questa patologia puo’ portare allo sviluppo di altre patologie autoimmuni, tra le quali la principale e’ il diabete di tipo I, ma anche a osteoporosi, infertilita’, danni neurologici e, in rari casi, anche al cancro.
(Fonte: SaluteOggi – ASCA.it)
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