Lo sport mette il turbo al rendimento scolastico
Il 48% dei giovani che fa sport studia 3 ore in più a settimana
Capacità di concentrazione, livello di attenzione, auto-controllo e migliori risultati scolastici sono i benefici collegati ad una regolare attività sportiva extra curriculare così come individuato da una ricerca dell’Università del Montreal pubblicata di recente su Annals Journal of Health Promotion che ha incluso circa 2700 studenti canadesi nati tra il 1997 e il 1998. ”L’ambiente dello sport è da sempre un luogo sano che tiene impegnati i ragazzi in maniera virtuosa con benefici come lo sviluppo del senso di gruppo e di cooperazione, il rispetto dei ruoli, il senso di responsabilità” spiega Andrea Grasso, Specialista in Ortopedia e Direttore del Trauma Sport Center della Casa di Cura Villa Valeria di Roma: ”questo ha effetti diretti sul comportamento e il rendimento scolastico ma soprattutto il senso di autodisciplina acquisito nello sport si riflette anche nell’attenzione in classe e nello svolgimento dei compiti a casa”.
”Le numerose ricerche condotte sull’argomento hanno messo in luce molti effetti positivi di una regolare attività fisica e sportiva: i giovani atleti hanno voti più alti della media, specialmente nella lingua madre e in matematica, si diplomano in tempo e fanno meno assenze” prosegue Grasso. ”Una interessante ricerca inglese su 5mila ragazzi ha rilevato ad esempio che un esercizio di 17 minuti in più al giorno per i maschi e 12 minuti per le femmine migliorano i risultati scolastici nelle materie scientifiche e i benefici perdurano negli anni successivi”. Gli studi dimostrano che anche dopo soli 5 minuti di attività fisica i soggetti mostrano risultati migliori nei test che misurano abilità intellettuali. Ma lo sport ha effetti anche sulla quantità e qualità dei compiti svolti a casa: il 48% degli atleti si dedica allo studio a casa per tre ore in più alla settimana rispetto a coloro che non fanno attività extra-curriculare. Gli studenti di medie e superiori che fanno sport perdono il 51% in meno di giorni di scuola e presentano il 42% in meno di assenze ingiustificate.
I giovani atleti inoltre sono meno coinvolti i risse e atti vandalici (rispettivamente il 27 e il 28% in meno). Inoltre, beneficio non secondario, fare sport porta a limitare il rischio di obesità e induce ad uno stile alimentare più sano ed equilibrato. Eppure siamo ben lontani da quei 60 minuti di attività fisica al giorno consigliata da tutte le autorità sanitarie. Chi fa sport ha un maggiore afflusso di ossigeno al cervello, un incremento nel livello dei neurotrasmettitori e un aumento dei fattori neurotrofici come i fattori di crescita. In ricerche effettuate scansionando il cervello di un gruppo di persone cronicamente sedentarie che si sono sottoposte ad un training fisico, si è immediatamente evidenziato un aumento del volume dell’ippocampo, la zona del cervello associata a memoria e apprendimento.
Fonte: Askanews.it
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